Domani in tutta Italia il V2 di Grillo, in polemica con le piazze del 25 aprile.
Il comico genovese torna a chiamare a raccolta i suoi fan sul tema dell'informazione "Abroghiamo l'ordine dei giornalisti, la Gasparri e i finanziamenti pubblici alla stampa"
ROMA - All'indomani della prima vittoria elettorale di Silvio Berlusconi nel 1994, le celebrazioni del 25 aprile furono segnate dalla tensione per l'arrivo al governo, per la prima volta nella storia italiana, dei postfascisti di An. Le celebrazioni di domani si annunciano altrettanto tese, ma questa volta il motivo principale non č il trionfo del Pdl. A creare un clima conflittuale č stata la scelta di Beppe Grillo di organizzare il suo secondo Vaffa Day proprio in concomitanza con l'anniversario della Liberazione dal nazifascismo.
Un'altra data fortemente simbolica dopo quella dell'8 settembre scelta lo scorso anno dal comico genovese per sferrare il suo attacco al sistema politico, raccogliendo in piazza nella sola Bologna oltre duecentomila persone. Ora i toni della manifestazione convocata da Grillo a Torino, una delle cittā simbolo della Resistenza, si annunciano del tutto simili a quelli della scorsa estate, ma il tema al centro della giornata sarā il sistema dell'informazione, con la proposta di abrogare l'ordine dei giornalisti, la legge Gasparri sul sistema televisivo e la legge sull'editoria che garantisce ricchi finanziamenti e agevolazioni fiscali a tutti i principali giornali italiani.
Come accadde per la prima versione dell'8 settembre, il Vaffa-2 Day, oltre all'appuntamento principale in programma a piazza San Carlo con la presenza sul palco dello stesso Grillo, l'iniziativa prevede una mobilitazione in molte altre cittā, dove anche nei prossimi giorni saranno raccolte le firme per ottenere i tre obiettivi del programma "grillino" sulla stampa. Con il risultato che ovunque si fronteggeranno le folle chiamate a raccolta dal comico genovese con quelle che intendono ricordare la Liberazione. Una coincidenza che a molti č sembrata l'ennesima provocazione.
Per questo a Torino un folto gruppo di intellettuali ha sottoscritto l'appello anti-Grillo promosso dal deputato Ds Stefano Esposito. Tra le adesioni, quelle del professore-avvocato Carlo Federico Grosso, dell'ex presidente della Corte Costituzionale Gustavo Zagrebelsky, dell vicepresidente della Consulta Guido Beppi Modona, dello storico Giovanni De Luna. Costituzionalisti, storici, docenti, amministratori locali chiedono ai torinesi di partecipare all'appuntamento istituzionale dedicato alla Resistenza organizzato dal consiglio regionale del Piemonte, dalla Cittā di Torino, dalla Provincia e dalle associazioni partigiane sempre in piazza Castello.
fonte: www.repubblica.it
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