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Articolo del 24/03/2008 Pubblicato in attualitā Letto 1397 Volte

Dal 22 marzo al 13 aprile la splendida fioritura nell'Isola Madre. Giardini delle camelie aperti per l'esplosione della primavera.



Dal 22 marzo al 13 aprile la splendida fioritura nell'Isola Madre Sarà possibile ammirare e fotografare anche varietà oggi estinte Giardini delle camelie aperti per l'esplosione della primavera.
 di SARA FICOCELLI

Giardini delle camelie aperti
per l'esplosione della primavera

ISOLA MADRE, LAGO MAGGIORE - Insieme alla rosa è il fiore più romantico e profumato, nel linguaggio botanico è sinonimo di "perfetta bellezza" e "superiorità non esibita" e in genere si regala in segno di stima. La camelia dal 22 marzo al 13 aprile sarà la protagonista di un'esplosione di colori nei giardini dell'Isola Madre, di proprietà della famiglia Borromeo, la più grande dell'arcipelago del Lago Maggiore.

Da una varietà di camelia si estrae il té verde. Ed è pensando alla camelia che Alexandre Dumas scrisse il suo libro più scandaloso (La signora delle camelie appunto), da cui ebbe origine la moda di usarne una come ornamento di generose scollature. La camelia, che nel 1848 tanto colpì lo scrittore francese, già venti anni prima aveva fatto innamorare Giberto V Borromeo e suo figlio Vitaliano IX, che decisero di introdurla nel giardino dell'Isola. Anni di lavoro hanno portato mani esperte a ottenere circa 500 varietà diverse, tanto che la Madre è stata poi definita "isola delle camelie".
Trattandosi di un parco storico, alcuni esemplari hanno assunto con il tempo le dimensioni di veri e propri alberi. Per quanto riguarda i giardini aperti al pubblico, sono oltre 150 le varietà che per tre settimane si potranno annusare, fotografare, filmare e ammirare, compresa l'antica Pink Rosea.
Gli appassionati di tecnologia potranno riprendere i fiori e inviare le immagini al sito delle Isole Borromee: le più belle saranno messe on line, con il nome del loro autore e la data in cui è stata documentata la fioritura. Tra fiori recisi e foglie di tè, si potrà finalmente rivedere la Hagoramo, una antichissima varietà originaria del Giappone, in lingua originale "franklinia alatamaha", ovvero "abito di piume".
Questa specie è ormai estinta in natura e si può trovare solo qui; i giardini ospitano anche le specie Camelia Cuspidata, Saluensis, Salicifiglia e Transnokoensis. Le camelie, originarie di Cina e Giappone, furono importate in Europa da G. J. Camel a partire dalla seconda metà del '700, ma la pianta raggiunse vera popolarità solo un secolo dopo, grazie al libro di Dumas.
Da allora il suo successo è stato consacrato più volte: Madame Chanel ha insegnato a portarla sui suoi tailleur e negli anni '30 non c'era giardino che non ne avesse una.
Questo fiore meraviglioso non poteva che trovare dimora qui, su un'isola nobile, tra le acque serene di un lago. Un'isola definita da Gustave Flaubert "il luogo più voluttuoso del mondo" per la sua atmosfera raccolta, quasi incantata. Un giardino di piante rare e fiori esotici, nel quale vivono in libertà pavoni, pappagalli e fagiani, rendendo a pieno il fascino di una terra tropicale. Oltre alle camelie, l'isola è famosa per la fioritura di azalee, rododendri e per i pergolati di glicini antichissimi.

fonte : repubblica.it

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