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Difiorefotografi - Matrimonio e Ricevimento con musica al colle sant'alfonso. Torre del greco, napoli. momenti di festa tra gli sposi e gli invitati durante le nozze.
Di liliana (del 19/02/2009 @ 21:03:06 in fotografie, linkato 4748 volte)
difiorefotografi - Matrimonio e Ricevimento al colle sant'alfonso, torre del greco, Napoli. Gli sposi e lo splendido panorama. fotografo per matrimonio
Di liliana (del 10/03/2009 @ 19:01:11 in fotografie, linkato 7921 volte)
difiorefotografi - Matrimonio e ricevimento al colle sant'alfonso, torre del greco, napoli. la sposa col paggetto prima di entrare in chiesa. fotografo nozze napoli.
Di liliana (del 16/05/2009 @ 18:21:28 in fotografie, linkato 4134 volte)
Matrimonio e Chiese a Napoli. Il nuovo rito religioso. Lo sposo in attesa della sposa per entrare insieme a colle sant'alfonso
Di liliana (del 28/11/2011 @ 15:30:34 in fotografie, linkato 1490 volte)
difiorefotografi napoli, torre del greco, colle sant'alfonso. gli sposi, felici, dopo la cerimonia religiosa. fotografo matrimonio.
Di liliana (del 09/01/2010 @ 10:20:32 in fotografie, linkato 5129 volte)
difiorefotografi: Napoli. Torre del greco, chiesa S Michele Arcangelo, colle san Alfonso. Camaldoli.
Di Admin (del 21/06/2007 @ 09:45:07 in fotografie, linkato 12753 volte)
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La chiesa di S Michele Arcangelo sorge su una collina di origine vulcanica che si erge dinanzi al Vesuvio. Già in epoca romana la collina era abitata; infatti numerosi sono i reperti archeologici che sono situati alle sue falde.
Il più antico toponimo della collina, è quello di Pandiera, risalente al periodo greco. Il vocabolo significa: tutto sacro. Nel V secolo la collina assunse la denominazione di Monte Sant'Angelo.
Al 1400 risale la prima notizia di una chiesa dedicata all'Arcangelo Michele e, accanto ad essa, di un casato che ospitava degli eremiti. Il 20 settembre 1577 giunsero sul colle i padri Camaldolesi. Questi ben presto acquistarono la collina che da allora fu denominata appunto: la collina dei Camaldoli. Nel 1714 si iniziò a costruire l'edificio comprendente la foresteria, la biblioteca, l'infermeria e il refettorio. L'antica chiesa, che risentiva del peso dei secoli, fu abbattuta e, dal 1741, se ne edificò una nuova che è l'attuale.
La quiete del monastero e dei padri Camaldolesi fu interrotta dalla legge emanata da Gioacchino Murat il 13 febbraio 1807, con cui molti monasteri, fra cui il nostro, furono soppressi e i padri scacciati dal Regno di Napoli. Dopo il ritorno dei Borboni a Napoli (1822) i Camaldolesi nel 1826 riottennero l'eremo. Nel 1867 il monastero fu definitivamente soppresso, i padri espulsi e tutto il complesso messo in vendita.
Fra i vari proprietari ricordiamo: l'onorevole Federico Capone, che con profondo rispetto mantenne integro il tutto, e il barone russo Carlo Pontus de Knorring, che disperse molte testimonianze storiche e artistiche del monumento, come l'importante raccolta di libri dei padri.
Altri proprietari furono l'ingegnere Antonio Amodio di Torre Annunziata, che affidò il tutto a dei coloni, e la baronessa tedesca Maria Ursula von Stohrer, che non godette del complesso a causa della Seconda guerra Mondiale, che portò sulla collina batterie antiaeree. I tedeschi, e poi gli alleati, con i bombardamenti contribuirono alla rovina del tutto.
Il monastero riacquistò dignità e lustro quando la baronessa lo vendette nel 1954 ai padri Redentoristi di Sant'Alfonso da qui nasce la nuova denominazione di colle sant'alfonso. Il primo redentorista inviato a custodire e a iniziare i lavori di restauro del complesso fu padre Giuseppe Cicatiello.
La chiesa è in stile barocco. Nell'armoniosa facciata si evidenzia il portale sormontato dagli stemmi dei padri Camaldolesi e da quello di papa Gregorio XVI.
Il tempio, la cui pianta è a croce latina, è corredato da molte opere d'arte, come gli altari, fra cui spicca il maggiore riccamente lavorato con policromia di marmi.
Fra le tele si mirano quelle raffiguranti san Michele, san Gennaro e san Romualdo, che risalgono alla metà del Settecento.
La sacrestia fu tratta affrescare dall'artista F. Palumbo nel 1764 con scene rappresentanti Il trionfo dell'eucaristia nella volta, il Trasporto dell'Arca nella parete sud e Le virtù nella parete laterale.
La statua in marmo raffigurante san Michele fu tratta scolpire nel 1740 e misura cm. 100. Sulla base si legge: "Io Michele Arcangelo -che sto davanti a Dio- sempre vi custodirò". La statua dopo l'ultima soppressione del monastero fu messa in salvo e donata alla Basilica di Santa Croce in Torre del Greco. In seguito alla richiesta dei padri Redentoristi e all'approvazione del proposito curato, monsignor Onofrio Langella, e del Consiglio pastorale il 25 ottobre 1991 la statua è ritornata al colle nella sua antica e originale sede, da dove veglia sulla sottostante città di Torre del Greco.
fonte: www.prolocotorregreco.it
Il più antico toponimo della collina, è quello di Pandiera, risalente al periodo greco. Il vocabolo significa: tutto sacro. Nel V secolo la collina assunse la denominazione di Monte Sant'Angelo.
Al 1400 risale la prima notizia di una chiesa dedicata all'Arcangelo Michele e, accanto ad essa, di un casato che ospitava degli eremiti. Il 20 settembre 1577 giunsero sul colle i padri Camaldolesi. Questi ben presto acquistarono la collina che da allora fu denominata appunto: la collina dei Camaldoli. Nel 1714 si iniziò a costruire l'edificio comprendente la foresteria, la biblioteca, l'infermeria e il refettorio. L'antica chiesa, che risentiva del peso dei secoli, fu abbattuta e, dal 1741, se ne edificò una nuova che è l'attuale.
La quiete del monastero e dei padri Camaldolesi fu interrotta dalla legge emanata da Gioacchino Murat il 13 febbraio 1807, con cui molti monasteri, fra cui il nostro, furono soppressi e i padri scacciati dal Regno di Napoli. Dopo il ritorno dei Borboni a Napoli (1822) i Camaldolesi nel 1826 riottennero l'eremo. Nel 1867 il monastero fu definitivamente soppresso, i padri espulsi e tutto il complesso messo in vendita.
Fra i vari proprietari ricordiamo: l'onorevole Federico Capone, che con profondo rispetto mantenne integro il tutto, e il barone russo Carlo Pontus de Knorring, che disperse molte testimonianze storiche e artistiche del monumento, come l'importante raccolta di libri dei padri.
Altri proprietari furono l'ingegnere Antonio Amodio di Torre Annunziata, che affidò il tutto a dei coloni, e la baronessa tedesca Maria Ursula von Stohrer, che non godette del complesso a causa della Seconda guerra Mondiale, che portò sulla collina batterie antiaeree. I tedeschi, e poi gli alleati, con i bombardamenti contribuirono alla rovina del tutto.
Il monastero riacquistò dignità e lustro quando la baronessa lo vendette nel 1954 ai padri Redentoristi di Sant'Alfonso da qui nasce la nuova denominazione di colle sant'alfonso. Il primo redentorista inviato a custodire e a iniziare i lavori di restauro del complesso fu padre Giuseppe Cicatiello.
La chiesa è in stile barocco. Nell'armoniosa facciata si evidenzia il portale sormontato dagli stemmi dei padri Camaldolesi e da quello di papa Gregorio XVI.
Il tempio, la cui pianta è a croce latina, è corredato da molte opere d'arte, come gli altari, fra cui spicca il maggiore riccamente lavorato con policromia di marmi.
Fra le tele si mirano quelle raffiguranti san Michele, san Gennaro e san Romualdo, che risalgono alla metà del Settecento.
La sacrestia fu tratta affrescare dall'artista F. Palumbo nel 1764 con scene rappresentanti Il trionfo dell'eucaristia nella volta, il Trasporto dell'Arca nella parete sud e Le virtù nella parete laterale.
La statua in marmo raffigurante san Michele fu tratta scolpire nel 1740 e misura cm. 100. Sulla base si legge: "Io Michele Arcangelo -che sto davanti a Dio- sempre vi custodirò". La statua dopo l'ultima soppressione del monastero fu messa in salvo e donata alla Basilica di Santa Croce in Torre del Greco. In seguito alla richiesta dei padri Redentoristi e all'approvazione del proposito curato, monsignor Onofrio Langella, e del Consiglio pastorale il 25 ottobre 1991 la statua è ritornata al colle nella sua antica e originale sede, da dove veglia sulla sottostante città di Torre del Greco.
fonte: www.prolocotorregreco.it
Chiesa di San Michele Arcangelo colle sant'alfonso. Torre del Greco. Villa Balke. Club La vela.
Di armonia (del 31/05/2012 @ 08:30:51 in Chiese e Location, linkato 3316 volte)
In cima al colle Sant'Alfonso nei pressi di Torre del Greco circondata da una terrazza da dove si puà godere di un panorama che a 360 gradi offre la vista del Golfo di Napoli, di Capri e della penisola sorrentina, sorge la Chiesa di San Michele Arcangelo.
La Chiesa è bellissima, in stile barocco ed è meta ambita di molte coppie di futuri sposi della Campania. All'esterno è possibile allestire un rinfresco o un'aperitivo da servire agli ospiti alla fine della cerimonia.
Nelle vicinanze si possono trovare numerose location dove ospitare il ricevimento nuziale.
Ricordiamo Villa Balke che offre al suo interno una spiaggia privata ed un terrazzo panoramico con piscina o il Club La Vela, un club esclusivo con una struttura a terrazze ed una piscina che da direttamente sul mare.
Location da sogno per un matrimonio di elegante e di gran classe che vi daranno la possibilità di effettuare un servizio fotografico ricco di sfondi da fiaba.
La Chiesa è bellissima, in stile barocco ed è meta ambita di molte coppie di futuri sposi della Campania. All'esterno è possibile allestire un rinfresco o un'aperitivo da servire agli ospiti alla fine della cerimonia.
Nelle vicinanze si possono trovare numerose location dove ospitare il ricevimento nuziale.
Ricordiamo Villa Balke che offre al suo interno una spiaggia privata ed un terrazzo panoramico con piscina o il Club La Vela, un club esclusivo con una struttura a terrazze ed una piscina che da direttamente sul mare.
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difiorefotografi. colle sant'alfonso, torre del greco, napoli. il bouquet della sposa.
Di liliana (del 23/03/2009 @ 08:24:25 in fotografie, linkato 3600 volte)
Le più belle chiese di Napoli. Nozze al colle sant'alfonso, Torre del Greco. L'applauso emozionato degli invitati agli sposi.
Di liliana (del 29/07/2011 @ 08:19:38 in fotografie, linkato 2147 volte)
difiorefotografi - colle sant'alfonso - torre del greco - napoli - il paggetto e la damigella - giochi - terrazza - reportage - fotografo.
Di liliana (del 24/01/2009 @ 01:00:00 in fotografie, linkato 1941 volte)
Le più belle chiese per il matrimonio a Napoli. L'arrivo della sposa con l'auto al colle sant'alfonso, Torre Del Greco, Napoli.
Di liliana (del 11/08/2011 @ 00:14:45 in fotografie, linkato 1540 volte)
difiorefotografi. colle sant'alfonso, torre del greco, napoli. interno. gli auguri dopo la messa.
Di liliana (del 29/06/2009 @ 00:04:05 in fotografie, linkato 3633 volte)
difiorefotografi - torre del greco - napoli - chiesa di san michele al colle - colle sant'alfonso - il paggetto sulla panca - reportage - fotografo
Di liliana (del 11/02/2009 @ 00:01:03 in fotografie, linkato 2372 volte)
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